Passione!?

Questo racconto fa parte di Storie ad un metro …dal palco

di Fabiola Crudeli

Sono laureata in pedagogia e mi sono formata teatralmente a Bologna, dove ho frequentato la scuola di Teatro Alessandro Galante Garrone e la scuola di Teatro Colli. La mia carriera si snoda tra il ruolo di attrice, drammaturga e regista.
Nelle mie opere, con una lingua concreta e dall’ironia controllata, cerco di compiere un lavoro di ricerca sul ruolo della donna in relazione al contesto sociale contemporaneo.
Ha fondato nel 1989 la Compagnia teatrale Fuori Scena. www.compagniafuoriscena.it
E ne curo la direzione artistica

Fabiola Crudeli

Come drammaturga di solito scrivo di ciò che accade nella società da un’ottica femminile. Per cui non potevo esimermi dallo scrivere il mio contributo riguardo la violenza alle donne. Il monologo fa parte di uno spettacolo dal titolo Donne violate scritto nel 2002

Fabiola Crudeli

Passione!?

Non so ancora se definirla passione, non oso ancora credere di essere qui a scriverne. ..

Ho sempre mantenuto il silenzio, non ho mai parlato con nessuno di ciò che mi accadeva.

Qualcuno si era accorto che ero cambiata, mia madre mi diceva che dopo il matrimonio ero diventata un po’…., bizzarra.

A dire la verità cercavo di esorcizzare la mia paura con comportamenti che non mi appartenevano. Avrei voluto parlare prima!

Il terrore ti cambia. Non si tratta solo…..non si tratta solo di come ti strappa……ti strappa l’amore, è il modo in cui il terrore ti si incolla addosso. Proprio non riuscivo a capire.

Sai com’è quando vivi in funzione del matrimonio?

Il tuo mondo, ogni cosa nel tuo mondo ha il suo fulcro nel matrimonio e quando il fulcro viene a mancare, all’improvviso, è il caos.

Il caos in cui tutto ti turbina intorno.

Non vedi più nella giusta prospettiva perché il fulcro non c’è più.

Sono rimasta disorientata per lungo tempo.

Pensavo che mio marito mi amasse, che se fosse stato un uomo violento me ne sarei accorta prima….. . Mio marito non era mai stato violento con me. Beh,… una volta, forse due. Lui si era ubriacato alla festa del paese, mi ha dato un pugno in un occhio, ma non mi ha fatto molto male, aveva una pessima mira e non si reggeva in piedi.

Era sbronzo,di solito non beve! Ad essere sincera, andavamo molto d’accordo. Litigavamo di rado, e quando in casa tirava aria di temporale, lui partiva per uno dei suoi viaggi di ricerca che duravano alcuni giorni. Quando ritornava, era una nuova luna di miele, facevamo all’amore fino a non poterne più! La seconda volta a distanza di soli due giorni, abbiamo litigato di brutto, un battibecco, si è infuriato con me, io ho cercato di uscire dalla camera da letto, quando mi ha afferrato i capelli tirandomi indietro la testa, mi ha aggredita colpendomi alle costole, al viso e alle spalle.Le radiografie rivelarono la frattura del cranio e di un braccio.

Mio marito non era l’uomo di cui mi ero innamorata.

E’ stato allora che qualcosa è scattato in me, mi sono resa conto di aver taciuto troppo a lungo: ora so di voler parlare!!

Monologo tratto dal testo Donne Violate di Fabiola Crudeli

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